INQUINAMENTO AMBIENTALE E MOBILITÀ SOSTENIBILE

Green mobility, mobilità urbana unita al bike sharing, attenzione ai comportamenti che mettono a rischio il pianeta, conosciamo realmente il significato di questi temi? Per comprendere meglio come nascono e come si sviluppano, è utile fare un’attenta analisi, sia del contesto storico, sia di quelli che vogliono essere gli obiettivi futuri.

Il World Business Council for Sustainable Development definisce così la mobilità sostenibile: “Mobilità sostenibile significa dare alle persone la possibilità di spostarsi in libertà, comunicare e stabilire relazioni senza mai perdere di vista l’aspetto umano e quello ambientale, oggi come in futuro”. Anche il Ministero dell’Ambiente Italiano ha specificato l’attualità e l’importanza del tema e lo ha fatto attraverso un bando pubblico finalizzato al cofinanziamento, mediante la corresponsione di contributi in conto capitale, di investimenti volti alla riduzione delle emissioni climalteranti, attraverso la realizzazione di progetti di bike sharing associati a sistemi di alimentazione mediante energie rinnovabili.

La Commissione Europea, già nel 2004, ha inaugurato l’ European Mobility Week“campagna di mobilità sostenibile che svolge un ruolo importante nella creazione di una nuova cultura della mobilità urbana”. La manifestazione annuale assume, di anno in anno, una portata sempre più ampia e importante includendo ormai migliaia di città in tutta Europa, Italia compresa. Le città partecipanti mettono in piedi iniziative su vari fronti, dalle giornate senz’auto a convegni sul tema fino a misure permanenti per ridurre e razionalizzare il traffico e migliorare l’ambiente.

Una parte considerevole della popolazione europea che vive in città, infatti, non respira aria pulita, in base agli standard attuali, fissati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), con gravi conseguenze sulla salute.

L’OMS, stimando che l’inquinamento atmosferico causa nel mondo circa 3,7 milioni di decessi (800.000 solo in Europa) e il 3% della mortalità cardiorespiratoria, ha raccomandato all’Unione Europea di adottare politiche urgenti di contenimento delle emissioni e standard di qualità dell’aria più stringenti.
L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, poi, ha recentemente stabilito che esistono prove sufficienti della cancerogenicità dell’inquinamento dell’aria e che l’esposizione al particolato atmosferico e polveri sottili è causa di cancro al polmone.

Una fotografia importante delle città europee, in tema di mobilità sostenibile, arriva dal report “Living. Moving. Breathing. Ranking of European cities in sustainable transport”, realizzato dal Wuppertal Institute per conto di Greenpeace. Il dossier, utilizzando i dati relativi al 2016, ha comparato la performance sulla mobilità sostenibile in 13 città europee: la valutazione è stata ottenuta assegnando un massimo di 20 punti ai parametri predisposti, quali la sicurezza stradale, la qualità dell’aria, la gestione della mobilità, i trasporti pubblici e la mobilità attiva.

Il punteggio più alto lo ha realizzato Copenaghen, 57 su 100, seguita nell’ordine da Amsterdam (55) e Oslo (50), mentre l’ultima classificata è Roma (27 punti), preceduta da Mosca (30,75), Londra e Berlino (entrambe a quota 34,50).

L’obiettivo dei Governi nazionali, così come delle Istituzioni europee, da anni a questa parte, è spingere le maggiori città a riflettere sui propri sistemi di mobilità, sensibilizzando i cittadini all’uso di mezzi di trasporto diversi da quelli alimentati a carburante, incoraggiando gli investimenti nelle nuove infrastrutture necessarie per migliorare la qualità della vita urbana.

La mobilità sostenibile è, infatti, il modello ideale di un sistema di trasporti che riduca al minimo l’impatto ambientale, massimizzando l’efficienza, l’intelligenza e la rapidità degli spostamenti.

Numerose ricerche hanno dimostrato che un maggiore impiego di risorse pubbliche per migliorare il sistema dei trasporti, puntando sui servizi pubblici, condivisi e più ecosostenibili, è in grado, oltre che di rendere più sicure e vivibili le nostre città, anche di supportare e far crescere l’occupazione e il complessivo sistema economico locale.